Quali sono le attività “minime” di un Social Media Manager?
“Un Social Media Manager a 99 € al mese?”
Recentemente un’azienda toscana, anche di una certa dimensione, mi ha chiesto una consulenza per migliorare la propria strategia digitale.
Nel primo incontro, nel quale cerco di accedere al maggior numero di informazioni possibili, alla domanda “Sui social come state andando?”, mi è stato risposto “abbiamo un contratto da oltre un anno con un Social Media Manager che ci mette 4 post al mese su Facebook e Instagram”.
Io ho provato a riformulare la domanda in modo diverso: “avete dei report statistici o posso mettermi in contatto con chi se ne occupa?”.
La risposta è stata “certo lo chiamiamo subito insieme”. Abbastanza sollevato ho assistito a questa chiamata in viva voce in cui l’interlocutore spiegava: “io report non ne faccio, faccio le foto, scrivo i post e li pubblico dall’account della segretaria”.
Alla mia domanda “ma usate Business Suite o Business Manager” mi è stato risposto “no, non lo so usare”. Ho insistito “quindi non fate advertising?” E la risposta è stata “no, tanto non serve a nulla”.
Una premessa importante va fatta, io non mi permetterei mai di denigrare un collega o un professionista davanti al cliente, non è il mio modo di fare.
Se in fase di analisi vedo un errore cerco sempre di capire prima dal professionista piuttosto che andare dal cliente con il ditino accusatorio puntato verso qualcuno.
Ho infatti interrotto la chiamata dicendo “guarda sto lavorando sulla strategia generale, possiamo sentirci direttamente io e te che almeno ne parliamo in modo tecnico e ti spiego cosa mi serve?”.
Mi sono fatto lasciare i dati e sono andato per curiosità a vedere il sito del “social media manager” (non ha il profilo Linkedin o almeno io non l’ho trovato).
Il sito era uno di quelli….”vuoi un Social Media Manager a 99€ al mese? 1 post la settimana su Facebook e Instagram, con immagini e testi” e con altre 49 euro mensili c’era anche l’attività di Community Manager.
Siamo in un mercato libero e ognuno è libero di scegliere strategie e prezzi di vendita, così come un’azienda è libera di acquistare i servizi da chi vuole e al prezzo che ritiene opportuno.
L’unica obiezione che mi sento di fare è il termine “Social Media Manager”.
Indipendentemente dalla bravura cosa distingue un Social Media Manager da uno che pubblica a caso sui social?
Se un cliente mi facesse questa domanda come risponderei?
Ho provato quindi a fare una riflessione su quali sono le attività “minime” per definirsi, a mio modesto parere, Social Media Manager.
- Analisi della situazione di partenza (per questo mi ero permesso di chiedere un report)
- Identificare gli obiettivi desiderati e raggiungibili
- Preparare una base di un piano strategico di azione a breve, medio e lungo periodo
- Impostare alcuni “check point” dell’attività per analizzare la strada che stiamo percorrendo e se stiamo arrivando ai risultati ipotizzati(che nel settore chiamiamo anche KPI, Key Performace Index)
- Preventivo e costo personalizzato. Io faccio fatica a pensare che possa esistere un listino in questo lavoro, ma immagino sia un problema mio,
- Budget per la promozione dei contenuti (che noi chiamiamo in gergo Budget Media)
- Report periodico con indicazione delle attività svolte e dei contenuti
PS: volete sapere come è andata a finire? L’azienda è rimasta col suo Social Media Manager da 99 euro al mese, il sito non ottimizzato e nessuna strategia e io mi sono risparmiato lo stress di un cliente che evidentemente non è ancora pronto a fare sul serio in ambito digitale.
Da cosa l’ho capito? Da quando mi ha fatto presente che secondo loro l’analisi doveva essere gratuita, che non avevano intenzione di investire nel rifacimento del sito e che per le traduzioni in inglese delle schede tecniche dei prodotti bastava Google Translate.
E le foto? No quelle le faccio io col cellulare tanto non le guarda nessuno. Fine.