Facebook Local Marketing
Come dico spesso durante i miei corsi, il local marketing non è, almeno secondo il mio modesto parere, un marketing “ristretto” ma serve proprio un modo diverso di comunicare.
Cosa intendo per local marketing?
Collaborando da anni con Confcommercio spesso identifico le attività che devono pensare in chiave “local web marketing” come quelle dove “il luogo fisico” è fondamentale (bar, ristoranti, cartolerie, parrucchieri, ecc) nell’identificazione del potenziale cliente “buyer personas”.
Escludo da questa considerazione le attività turistiche ricettive in quanto è sicuramente fondamentale il luogo in cui si trovano ma non in chiave “buyer personas” per cercare il potenziale target, che quasi nella totalità è composto da persone che non sono fisicamente “sul posto” in tutti i momenti che portano all’acquisto.
Ma di questo ne abbiamo parlato negli ultimi corsi del Centro Studi Turistici e dell’Ente Bilaterale del Turismo Toscano e sarà oggetto di un prossimo post dedicato al web marketing turistico.
Cosa cambia quindi tra una attività “global” e una attività “local” in chiave Facebook/Instagram Ads? Personalmente ho identificato alcune peculiarità:
- Interessi: sono meno importanti nella segmentazione del target, sia per il rischio di avere un pubblico potenziale piccolo e conseguentemente rischiare di saturarlo (aumentando la frequenza in cui il nostro post promozionale raggiunge il potenziale pubblico).
- Spontaneità (Realtà) e coerenza. : il tuo negozio molti lo conoscono, non usiamo foto “stock” che saranno sicuramente bellissime ma non reali e soprattutto cerchiamo di essere “ veri” e corrispondenti a quello che l’utente troverà fisicamente quando vi viene a trovare.
- Maggiore importanza di quella che Robert Cialdini definisce “Riprova sociale” (consiglio di lettura: R. Cialdini “Le armi delle persuasione” ) quindi valorizzare e incentivare feedback, commenti, recensioni e domande e interazione con gli utenti.
Ma la regola fondamentale è sempre analizzare e pensare in modo “cliente-centrico” e non “azienda-centrica” quindi se il cliente è “local” anche l’azienda deve pensare in modo “local”.